Parquet: le tipologie in commercio

Parquet tradizionale, prefinito o laminato, impariamo a conoscere le differenze e ad apprezzarne le peculiarità.

Nella scelta del parquet per il proprio ambiente il primo bivio è dato dal tipo di parquet che si vuole scegliere, principalmente troviamo queste tre tipologie:

PARQUET TRADIZIONALE

Parquet lucidato a specchio

Parquet tradizionale

Il parquet tradizionale (o massello) è formato integralmente da legno, nel 99% dei casi sul mercato si trova “grezzo” ossia da levigare e lucidare.
Esso si può trovare anche prelevigato e preverniciato. Si tratta, generalmente, di parquet di provenienza estera, in cui lo svantaggio principale consiste nel fatto che se il trattamento non è fatto “alla perfezione”, in seguito si possono avere dei problemi di stabilità in quanto il legno tende sempre ad adattarsi all’ambiente in cui viene posato. Tipicamente, si preferisce pertanto posare il legno, farlo adattare almeno venti giorni e solo dopo levigarlo e verniciarlo.

Lo spessore del listello in genere va da 10 a 22 mm.
La lunghezza del listello va dai 220 a 2000 mm.

Tra gli svantaggi, si cita: Un maggior tempo necessario per posarlo/levigarlo/lucidarlo.

PARQUET PREFINITO

Pavimento parquet sbiancato

Prefinito spazzolato

Il parquet prefinito è il più diffuso per la sua praticità e velocità di posa (in giornata, spostiamo i mobili e la sera la stanza è vivibile) ed è composto da almeno due strati di legno diversi:
– quello di supporto, solitamente in legni quali il pino di Svezia, l’abete o la betulla (il più resistente tra i legni teneri), non pregiati ma durevoli;
– la parte superiore (quello di calpestio) in legno nobile, di diverse tipologie, colori e venature.
Utilizzando più strati di legno si riesce a bilanciare praticità, resistenza, estetica e contenimento dei costi.

Tra i legni nobili utilizzati troviamo il noce, il rovere, l’olivo, il teak, il faggio, il wengé, il doussié e numerosi altri.

Un buon parquet prefinito ha listelli spessi dai 7 ai 15 millimetri, di cui 6-10 di legno di supporto ed almeno 2,5 di legno nobile: infatti al di sotto di 2,5 mm non si può parlare di vero parquet.
E’ preferibile scegliere un parquet prefinito con strato di legno nobile spesso almeno 4 mm per contrastare l’usura del materiale dovuta alle necessarie rilevigature e dunque per prolungarne la vita.
Le lunghezze dei listelli variano ed in particolare i listoni dei prefiniti a più di due strati possono raggiungere anche i 3-4 metri, lunghezze non ottenibili con parquet tradizionali.
Lo strato in legno nobile del parquet prefinito è già levigato e verniciato in fabbrica.
La verniciatura può essere:
– ad olio, che non è idrorepellente per il primo anno e richiede più manutenzione ma ha residui tossici quasi nulli ed un aspetto molto naturale;
– con lacca trasparente e indurita tramite trattamento a raggi UV, che rende il parquet più resistente e facile da mantenere.
Proprio perché vengono prefiniti in produzione e non in opera, i listelli si prestano ad una grande varietà di lavorazioni come la decapatura, l’inscurimento tramite essiccazione e calore, la spazzolatura della fibra (che dà un effetto ruvido), la piallatura a mano, l’invecchiatura (per un effetto vissuto) e molte altre.
Il parquet prefinito può inoltre essere riparato, per questo si consiglia di acquistare e conservare una piccola quantità di materiale in più rispetto a quello necessario per la prima posa.

A tutto questo si aggiunge il pregio di un materiale, il legno, naturale e “vivo”, capace di caratterizzare da solo l’intero habitat. Indipendentemente dalla tecnologia con cui viene prodotto (tradizionale massiccio, prefinito a due o più strati, a grandi listoni galleggianti), il parquet invecchia bene (i segni accumulati negli anni non lo rovinano, anzi ne accrescono il fascino) e dura una vita, rivelandosi un vero e proprio investimento.

PARQUET LAMINATO

Parquet laminato

Parquet laminato

Il parquet laminato è molto pratico ed ha costi contenuti ma non è considerabile un vero parquet. E’ consigliato a chi vuole contenere ulteriormente tempi e costi. E’ una pavimentazione ottenuta con listelli in laminato plastico del tipo HPL (High pressure laminate) o CHPL (Continuous high pressure laminate). Ogni listello è perciò costruito sovrapponendo più strati di materiali diversi (resine nella parte superiore calpestabile, carta che riproduce le finiture del legno, agglomerati di legno, ecc.) in maniera tale che, una volta finito, esso si presenterà, almeno esteticamente, in maniera del tutto simile al parquet. Lo spessore dei listelli va dai 7 mm a più.

Scelto il tipo di parquet, che influisce sulla metodologia della posa, si passa a valutare la geometria della posa, contattaci per un preventivo gratuito.